Un film sulla pace e don Balducci

Il 22 giugno a Seano

Un documentario sull’anticonformista padre Ernesto Balducci, scomparso nel 1992, e sulla pace nel mondo globalizzato. E’ l’appuntamento per giovedì 22 giugno alle 21 al Parco Museo “Quinto Martini” di Seano, quando sarà proiettato sotto le stelle “L’uomo planeario. L’utopia di Enersto Balducci”, realizzato nel 2005 a cura della Mediateca regionale Toscana, da Teresa e Luciano Martini (il figlio di Quinto Martini) per la regia di Federico Bondi. Ad aprire la serata saranno Aldo Bondi e Pietro Giovannoni. L’iniziativa è curata dall’associazione Parco Museo Quinto Martini di Seano con il contributo del Comune di Carmignano.
Ernesto Balducci, padre scolopio, è stato un presbitero, editore e scrittore italiano nato a Santa Fiora sul Monte Amiata nel 1922 e legato nella sua vita a personalità come Giorgio La Pira e Lorenzo Milani, oltre a numerosi cattolici democratici di sinistra fiorentini tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta. “Mi sono spesso domandato che ne sarebbe stato di me se fossi nato in una città chiassosa e illuminata, in una tranquilla famiglia borghese – raccontava Ernesto Balducci, parlando della sua terra di origine – sono cresciuto avvolto in un silenzio che mi dava spavento e mi avvezzava ai contatti col mistero”.
Dal 1944 si trasferisce a Firenze dove insegna alle Scuole Pie Fiorentine e frequenta la facoltà di lettere e filosofia. Conosce Giorgio La Pira ed entra a far parte de “Il Cenacolo”, un gruppo caritativo nuovo in cui Balducci diventa educatore dei giovani.
Nel 1958 fonda la rivista “Testimonianze”, che è legata all’esperienza de “Il Cenacolo” ed è fondata sull’idea del cattolicesimo come testimonianza nel mondo. La Chiesa cattolica non accetta tuttavia l’innovazione portata da Giorgio La Pira ed impone nel 1959 a Balducci un “esilio” a Frascati, allontanandolo così da Firenze dove tornerà soltanto nel 1965. Due anni dopo muore don Lorenzo Milani, di cui Balducci aveva seguito la vicende e l’evoluzione della malattia. Inizia così a modificare il suo atteggiamento verso la Chiesa nutrendo profondi dubbi sulla volontà di un rinnovamento, ed inizia a maturare una filosofia “planetaria” che si troverà negli scritti degli anni Ottanta.
Dal 1986 fonda la casa editrice Edizioni Cultura della Pace, articola in due collane: l’Uomo Planetario e l’Enciclopedia della Pace costituita da varie sezioni, cui se ne aggiungono presto di nuove come le Caravelle pensate in vista del cinquecentenario della scoperta dell’America.La sua riflessione è incentrata su una lettura del Vangelo come annuncio di pace e per una società senza violenza, impegnandosi nei confronti degli emarginati e dei detenuti politici.
Muore nel 1992 e nello stesso anno gli viene conferito il premio nazionale Cultura della Pace alla memoria. (Valentina Cirri)

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