Rodolfo Siviero, lo 007 dell’arte

Due iniziative con AttivaMente

Venerdì 8 febbraio e domenica 10 febbraio ci saranno due iniziative, una conferenza ed una visita guidata gratuite, entrambe a cura della guida Elena Petrioli ed inserite nel programma invernale di “ATTIVAmente – Spazio alla Conoscenza!”1, la rassegna che si avvale del contributo volontario di alcuni docenti ed esperti, che mettono le loro conoscenze o passioni a disposizione dei cittadini.

La conferenza si svolgerà in sala consiliare venerdì 8 febbraio alle ore 21 e sarà incentrata sulla figura del Monument man italiano Rodolfo Siviero e sulla sua azione di recupero delle opere d’arte, trafugate durante la seconda guerra mondiale. Rodolfo Siviero è stato un personaggio controverso e molto spregiudicato, inizialmente affiliato al regime fascista e poi vicino ai gruppi partigiani dopo l’armistizio dell’8 settembre, che gli servivano per tenere traccia degli spostamenti delle opere ed impedire i loro trasferimenti all’estero, soprattutto dopo l’istituzione del corpo militare tedesco “Kunstschutz”, che con il pretesto di proteggere le opere stesse dai bombardamenti, le requisiva per trasportarle successivamente in Germania. Probabilmente, anche in mancanza di fonti storiche che lo possano testimoniare, l’azione di Siviero era iniziata ancora prima della guerra a partire dal 1937-1938 dopo la visita di Hitler a Firenze e potenziata dal 1940 al 1943. Durante la conferenza saranno proiettate diapositive ed immagini d’epoca in bianco e nero, relative alla vita privata di Rodolfo Siviero ed alla sua azione intrapresa durante la guerra.

La visita guidata sarà organizzata domenica mattina alle ore 10.30 presso Casa Siviero in Lungarno Serristori a Firenze. La casa è una villa ottocentesca, inizialmente di proprietà di Giorgio Castelfranco, storico dell’arte ebreo e direttore della Galleria Palatina, costretto a fuggire con la famiglia durante il conflitto a causa delle persecuzioni dovute alle leggi razziali. La villa viene quindi lasciata in gestione all’amico Rodolfo Siviero, che la trasforma in un quartier generale dal 1939 per il gruppo segreto che si occupava delle azioni di recupero delle opere d’arte e di sabotaggio dei trasferimenti messi in atto dai Tedeschi. Nel suo testamento Siviero ha poi donato la casa alla Regione Toscana perché fosse trasformata in un museo, che si trova attualmente al piano terra con uno studio- archivio in cui sono consultabili i libri e la corrispondenza di Siviero.

Per la visita guidata è richiesta la prenotazione dal momento che, considerati i limiti di capienza imposti da Casa Siviero, il numero massimo sarà di 25 partecipanti. Priorità verrà data alle persone che parteciperanno alla conferenza. Per prenotare è possibile contattare la guida Elena Petrioli (numero di cellulare: 3478005930; e-mail: elena.petrioli@gmail.com). (Valentina Cirri)

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