Istituito nel 1981 e inaugurato nel 1983 nei sotterranei della Villa Medicea “la Ferdinanda” – grazie alla sinergia del Comune di Carmignano e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana – il Museo Archeologico si propone di illustrare la storia della città etrusca di Artimino e del suo territorio attraverso i reperti rinvenuti nel corso di cinquant’anni di ricerche.

Quest’area, fin dal periodo “orientalizzante” della civiltà etrusca (VII sec. a.C.), ha visto affermarsi il centro di Artimino, a seguito di uno straordinario sviluppo economico e culturale: questa fase di forte crescita è senz’altro dovuta alla disponibilità di terre fertili, ma soprattutto alla collocazione geografica strategica, in corrispondenza della confluenza dell’Ombrone Pistoiese e del Bisenzio in Arno, a controllo di percorsi commerciali che collegavano l’Etruria propria con l’Etruria padana e con le altre regioni poste a Nord e a Est dei rilievi appenninici.

Dalla primavera 2011 il Museo è trasferito nel borgo di Artimino (con ingresso dalla Piazza S.Carlo), negli ambienti delle ex-tinaie, a seguito della necessità di maggiori spazi espositivi e di adeguamenti logistici. Il museo è stato intitolato all’archeologo e già soprintendente “Francesco Nicosia”, tra gli artefici della scoperta della Carmignano etrusca.

Per saperne di più:
www.parcoarcheologicocarmignano.it

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