Un libro sulle dimore storiche

Lo ha scritto Daniela Nucci

“Le dimore della memoria. Ville e famiglie storiche del Montalbano dal XIII al XIX secolo” è il libro scritto da Daniela Nucci che sarà presentato venerdì 7 aprile in sala consiliare a Carmignano alle 21. L’iniziativa è curata da parte del gruppo di incontri “Il Campano” con il patrocinio del Comune di Carmignano e con la collaborazione dell’associazione turistica Pro Loco. Oltre all’autrice saranno presenti Alessandro Capecchi del gruppo “Il Campano”, Stella Spinelli assessore alla cultura, Carlo Attucci presidente della Pro Loco, Giovanni Contini Bonacossi dell’AISO (Associazione Italiana Storia Orale) e la storica dell’arte Maria Rodighiero.

“Ho iniziato ad appassionarmi a questo tema tempo fa, scrivendo una serie di articoli sulle ville del Montalbano per il sito e periodico on line della Pro Loco – racconta la scrittrice Daniela Nucci, fiorentina di origine ma da diversi anni carmignanese – Poi l’interesse è cresciuto e mi è venuta l’idea di raccogliere il lavoro all’interno di un libro che avesse una struttura più organica”.

Così è iniziata la ricerca storica e letteraria di Daniela Nucci sulle ville del Montalbano, estesa alle fattorie e alle famiglie che dal XIII secolo al XIX secolo hanno abitato questi luoghi.
“Questo libro rappresenta una novità rispetto agli altri che ho scrit

to (dagli scalpellini di Poggio alla Malva e Comeana a Bogardo Buricchi o il vescovo Matteucci ndr), è il primo infatti ad avere un taglio bibliografico – prosegue Nucci -: tutti gli altri erano invece basati su documenti inediti di archivio”. Il libro è preceduto da una introduzione approfondita sulla storia del territorio e sulle vicende che hanno visto alternarsi la supremazia di Pistoia, successivamente quella di Firenze con le famiglie nobili prima e i Medici poi fino al consolidamento al potere delle famiglie borghesi locali.

Il libro racconta la storia di ciascuna villa e fattoria, preceduta da una fotografia che la ritrae come oggi appare, e raggruppa le storie per frazioni, riportando alla luce anche importanti interviste fatte da parte di Giovanni Contini Bonacossi alla fine degli anni ’90 e che oggi fanno parte dell’archivio sulla vita contadina del Comune di Carmignano, raccolte anche on line in forma testuale.

Il libro parla di Carmignano ma anche di Poggio a Caiano, visto che i due Comuni erano riuniti fino al 1962, per poi concentrarsi sulla famiglia dei Medici, in particolare su Lorenzo il Magnifico, Cosimo I e Francesco e Bianca Cappello, che dimorarono nella villa del Cerretino al Poggetto.

Emergono anche i personaggi storici ch hanno contribuito a disegnare il paesaggio e l’architettura di Carmignano. Tra questi ci sono nomi conosciuti ed altri (forse) meno noti, tra cui spunta quello del marchese Antonio Ricci, macerate di origine e poi sindaco di Carmignano.

“Sono rimasta affascinata dall’epitaffio sulla tomba di Ricci che recita “Tra il popolo che ho tanto amato”, – dice Nucci -. Ricci ha scritto un libro sulle memorie del comune di Carmignano, ma la sua storia purtroppo è abbandonata a se stessa e per me vale la pena raccontarla, per far conoscere un uomo che non è stato solo un politico, ma anche un fine letterato ed un benefattore”. (Valentina Cirri)

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