Il Campano ricorda Vasco Pratolini

Il 12, 19 e 26 gennaio

Dopo la pausa natalizia il Gruppo d’Incontri Il Campano riprende le proprie attività, e inaugura il 2026 presentando una rassegna cinematografica dedicata a Vasco Pratolini. Tre i film proposti per ricordare lo scrittore fiorentino a trentacinque anni dalla scomparsa: “Cronache di poveri amanti” (1954) di Carlo Lizzani, “Cronaca familiare” (1962) di Valerio Zurlini, “Metello” (1970) di Mauro Bolognini. Le proiezioni si terranno lunedì 12, lunedì 19 e lunedì 26 gennaio alle ore 21 nella sala consiliare del Comune di Carmignano. Le serate saranno aperte da Cristina Monni, assessore alla Cultura del Comune di Carmignano, che porterà i saluti dell’amministrazione comunale, e ogni pellicola sarà introdotta da Barbara Prosperi, del Gruppo d’Incontri Il Campano, che parlerà brevemente dell’autore e dei romanzi da cui sono stati tratti i film.

Vasco Pratolini, nato a Firenze il 19 ottobre 1913 e morto a Roma il 12 gennaio 1991, esponente di spicco del neorealismo, è stato uno degli autori più significativi del secondo dopoguerra. Scrittore, poeta, giornalista, sceneggiatore, ha descritto il capoluogo toscano e raccontato la storia italiana come pochi altri narratori del XX secolo. Umanamente vicino agli strati sociali più umili della popolazione, da cui proveniva, ha scritto storie caratterizzate da uno stile letterario semplice, piano, discorsivo, accessibile a tutti. I suoi romanzi e i suoi racconti scorrono su un duplice binario, oscillando tra una dimensione iniziale intima e raccolta, di stampo memorialistico, legata ai ricordi e alle esperienze personali, e una che col passare del tempo manifesta un crescente interesse nei confronti di temi storici e sociali.

Tra le sue opere di maggior rilievo si ricordano “Il quartiere” (1943), “Cronache di poveri amanti” (1947), “Cronaca familiare” (1947), “Diario sentimentale” (1947 e 1956), “Un eroe del nostro tempo” (1949), “Le ragazze di San Frediano” (1952), “Metello” (1955), “Lo scialo” (1960), “La costanza della ragione” (1963), “Allegoria e derisione” (1966), alcune delle quali oggetto di fortunate trasposizioni cinematografiche e televisive. Proprio per il cinema Vasco Pratolini ha firmato le sceneggiature di alcuni dei più importanti film italiani del Novecento quali “Paisà” (1946) di Roberto Rossellini, “Rocco e i suoi fratelli” (1960) di Luchino Visconti, “La viaccia” (1961) di Mauro Bolognini, “Le quattro giornate di Napoli” (1962) di Nanni Loy e molti altri ancora.

Nonostante un profilo culturale di simile caratura, e a dispetto del segno profondo che ha lasciato nel panorama artistico nazionale, oggi Vasco Pratolini è un autore quasi dimenticato, e soprattutto sconosciuto alle nuove generazioni. Questo perché da un lato al pari di altri scrittori è vittima delle altalenanti mode letterarie, mentre dall’altro rimane spesso escluso per mancanza di tempo dallo svolgimento dei programmi scolastici. Tuttavia, per il ruolo che ha ricoperto in campo letterario, poetico, giornalistico e cinematografico, e per i temi universali che ha affrontato nelle sue opere (l’importanza dell’amore, dell’amicizia, del lavoro, dell’impegno in campo politico e sociale, la caduta nell’errore a cui seguono talvolta la discesa nell’abisso e la perdizione e talvolta il riscatto e la crescita interiore) merita di essere rivalutato e svelato specialmente ai giovani.

La rassegna “Vasco Pratolini. Dalla letteratura al cinema” è organizzata dal Gruppo d’Incontri Il Campano con il patrocinio del Comune di Carmignano. L’ingresso è libero e gratuito. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa è possibile consultare la pagina Facebook Gruppo d’Incontri Il Campano o contattare la portavoce del gruppo, Daniela Nucci, scrivendo a nuccidaniela1946@gmail.com.

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