Più turisti (solo sul Montalbano)

Ma i pernottamenti si riducono

Una conferma. Nonostante la crisi e l’incertezza economica, i turisti continuano a crescere. Ma anche un campanello di allarme: perché le vacanze si accorciano (anche se il calo nelle presenze comunque è ridotto).La Provincia ha appena pubblicato il rapporto sugli arrivi e le presenze turistiche nel 2012 e il Montalbano può sorridere o comunque tirare un sospiro di sollievo: l’area di Carmignano e Poggio a Caiano è infatti l’unica con qualche segno più a Prato e dintorni.

Non è il boom del 2011, quando in tutta la provincia i turisti furono 222 mila (+9,8%) e 559 mila le presenze (+14,8%), ovvero i giorni di pernottamento, con il Montalbano cresciuto addirittura più della media: + 13% per gli arrivi (26.439) e +20% per le presenze (83.855)..

Nel 2012 infatti i turisti crescono sul Montalbano solo del 3% e le presenze si assottigliano del 5%. Ma il Montalbano è anche l’unica area in tutta la provincia dove i turisti crescono. A Prato e provincia infatti le presenze segnano un -5,8% (si fermano a 527 mila) e gli arrivi -1,8% (4.040), che comunque rimane un ottimo risultato: il secondo migliore in assoluto, subito prima del 2007 e dopo il record appunto dell’anno scorso.

I comuni di Montemurlo e Prato, con 2 giorni di media, sono l’area dove i turisti si soffermano di meno: complessivamente registrano comunque 431.214 presenze, pari all’82% di tutta la provincia. Nel Montalbano (Carmignano e Poggio a Caiano) e nella Val di Bisenzio (Cantagallo, Vaiano e Vernio) i soggiorni sono mediamente più lunghi: rispettivamente di 3 e 4 giorni. Il Montalbano, con 79.827 presenze, incide per il 15% sui pernottamenti di tutta la provincia e la Val di Bisenzio, con 16.463, per il 3 per cento.

Naturalmente continuano ad essere più gli stranieri che gli italiani a visitare il Montalbano: pesano per oltre il 60 per cento. Nel 2012, per la prima volta, si sono però ridotti e questo deve indurre a qualche riflessione. Gli stranieri sul Montalbano sono infatti diminuiti del 5% negli arrivi e dell’11% nei pernottamenti. E sono diminuiti solo a Carmignano, mentre in Valbisenzio e nel resto della provincia sono aumentati. Un dato in controtendenza, come quello dei turisti italiani: che in tutto il pratese calano (con percentuali anche a due cifre e una media finale tra -10,8 e -9,4 tra arrivi e presenze) e a Carmignano invece crescono.

Curiosità non mancano anche tra gli arrivi. Se a Prato dominano nei numeri cinesi, giapponesi e asiatici in genere, sul Montalbano gli stranieri arrivano soprattutto da Germania, Francia e Stati Uniti (quarti i cinesi e quinti gli israeliani), mentre gli italiani si spostano per lo più da Lombardia, Toscana, Lazio e Veneto. Chi sosta di più sono i tedeschi, con quasi cinque giorni di media: i cinesi un giorno o poco più.

L’ultima nota positiva riguarda il turismo culturale, cresciuto a Prato in dieci anni (dal 2001 al 2012) del 32% secondo il rapporto Irpet 2012. Il turismo delle città d’arte è infatti il vero valore aggiunto del turismo italiano e Carmignano, con i suoi tesori etruschi ma anche l’arte contemporanea può giocarsi qualche cartuccia.

Numeri:
La tabella con presenze ed arrivi nella provincia di Prato

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