Le incisioni di Sandro Capra

In mostra fino al 9 ottobre 2016

L’8 dicembre 2015 si è aggiudicato il primo premio nell’ambito della mostra estemporanea di pittura intitolata “Bacco a Carmignano: colori, sapori, profumi e tradizioni”, ideata dal professor Mario Marasà e tenutasi nei giorni dell’Antica Fiera, e adesso l’amministrazione comunale, come previsto dal regolamento del concorso, gli dedica una rassegna personale. L’esposizione delle opere di Sandro Capra sarà inaugurata sabato 24 settembre 2016 alle ore 18 presso la saletta esterna del Circolo 11 Giugno di Carmignano, come evento culturale legato ai festeggiamenti del San Michele, e proseguirà fino al 9 ottobre, con il seguente orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19, il sabato, la domenica ed i festivi dalle 15.30 alle 19 e dalle 21 alle 23.
Sandro è nato a Villadoro, un piccolo borgo a vocazione agricola poco distante da Nicosia, in provincia di Enna, nel 1952, e nel 1968 si è trasferito a Signa, per poi spostarsi a Comeana nel 2005. Ha svolto diverse mansioni professionali e per quasi venticinque anni ha ricoperto il ruolo di autista per l’ATAF di Firenze. Pur avendo interrotto gli studi immediatamente dopo aver terminato la scuola dell’obbligo, ha coltivato la passione per il disegno a partire dai tempi dall’infanzia, e tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta ha iniziato a dedicarsi assiduamente alla pratica della pittura, utilizzando prevalentemente colori ad olio ed acrilico su tela. Nella seconda parte degli anni Novanta la sua produzione ha conosciuto una svolta imprevista, grazie all’artista Giuseppe Medaglini.
“Nel corso del tempo ho partecipato a moltissime mostre di pittura – racconta Sandro –, e ad una delle tante vidi un’opera realizzata da Medaglini e ne rimasi profondamente colpito:rappresentava un notturno, con un paesaggio rischiarato dalla luna, caratterizzato da un marcato contrasto luministico, ed osservandolo mi venne voglia di provare a riprodurre quei forti effetti chiaroscurali tramite la tecnica dell’incisione su metallo. Da allora – prosegue – cominciai ad esercitarmi con il bulino su lastre di rame e di alluminio. Si tratta di una procedura molto difficile – spiega ––, è necessario calibrare attentamente la pressione della mano sulla punta metallica, perché una volta che si è fatto un errore non è possibile porvi rimedio. I primi esperimenti erano disastrosi, poi a forza di tentativi ho iniziato ad ottenere dei risultati sempre più apprezzabili, e adesso sono discretamente conosciuto per questo tipo di produzione”.
In mostra saranno esposte circa trenta incisioni ed alcuni dipinti: i soggetti, di carattere rigorosamente figurativo, ritraggono prevalentemente brani paesaggistici e vedute architettoniche, tra i quali sarà presente più di un omaggio al territorio carmignanese, a partire dal Campano per finire con la villa medicea di Artimino. Non mancherà ovviamente “La cantina”, il lavoro con il quale Capra ha conquistato la vittoria all’estemporanea dello scorso dicembre, dove i partecipanti alla competizione erano tenuti a proporre temi strettamente legati alla tradizione vitivinicola del comprensorio, in vista dell’anniversario dei trecento anni dalla istituzione della denominazione di origine per i prodotti enologici della zona.
Sandro è un artista poliedrico, autodidatta sia come pittore ed incisore che come scrittore: lettore curioso ed onnivoro, lungo la sua vita si è misurato con testi appartenenti ai generi più disparati, ed ha infine scoperto una spiccata vocazione per il teatro e la narrativa: è autore di tre commedie brillanti che ha messo in scena dirigendole personalmente come regista, inoltre ha pubblicato tre romanzi mentre un quarto è attualmente in procinto di essere dato alle stampe. Attivo da sempre in iniziative di ambito culturale, nel 1999 ha fondato a Signa l’Associazione Pro Arte La Torre, della quale è presidente e mediante la quale organizza mostre collettive, estemporanee di pittura, presentazioni di libri, letture di prosa e poesia. Nel 2015 ha esordito come figurante nella celebre Processione di Gesù morto a Comeana, dove ha interpretato in maniera particolarmente indovinata il personaggio di uno degli anziani sacerdoti del Sinedrio. (Barbara Prosperi)

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