Abbazia di San Giusto nel cuore dei toscani

Quinto posto in regione al censimento FAI

A causa della imponente partecipazione popolare è stato necessario attendere gli ultimi giorni di febbraio per avere i risultati dell’ottava edizione dei Luoghi del Cuore, il censimento che ogni due anni viene indetto dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano, con lo scopo di realizzare una mappa dettagliata dei siti e degli edifici che sono maggiormente cari alla popolazione italiana, e che spesso necessitano di opere di valorizzazione o di interventi di restauro. Tra di essi figura l’abbazia di San Giusto al Pinone, la suggestiva chiesa romanica situata in mezzo ai boschi del Montalbano meridionale, che dopo un prolungato periodo di abbandono ha bisogno di cure urgenti ed improcrastinabili.

L’edificio, l’unico bene che ha concorso per la provincia di Prato, si è attestato al quinto posto su scala regionale (dopo il Castello e il Parco di Sammezzano a Reggello in provincia di Firenze, il Masso delle Fanciulle a Pomarance in provincia di Pisa, le Cateratte Ximeniane a Vicopisano sempre in provincia di Pisa e il Padiglione Conolly dell’ex ospedale psichiatrico di Siena) e figura al trentesimo a livello nazionale, un traguardo di tutto rispetto per una piccola comunità come quella di Carmignano, che si è mobilitata con affetto per cercare di proteggere e conservare per le generazioni future l’abbazia e insieme ad essa la storia che le è legata (vedi “Storia millenaria di un’abbazia” e “L’architettura di San Giusto ai raggi X“).

Si tratta senza dubbio di una affermazione di rilievo, dato che erano in gara 33.264 siti ed edifici, alcuni dei quali particolarmente noti e prestigiosi per cui hanno espresso le loro preferenze 1.573.032 italiani. C’erano ad esempio le Terme del Corallo a Livorno, l’abbazia di San Galgano a Chiusdino in provincia di Siena, la foresta di Vallombrosa a Reggello in provincia ancora di Firenze, la certosa di Calci in provincia di Pisa, l’abbazia di Sant’Antimo in provincia di Siena, solo per rimanere in ambito toscano, o ancora il Giardino di Boboli, Ponte Vecchio, la cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Galleria degli Uffizi o la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il censimento è durato oltre sei mesi, dal 17 maggio al 30 novembre 2016, e quasi altri tre sono stati impiegati per effettuare il conteggio preciso dei voti ricevuti e verificare inoltre in maniera scrupolosa le firme raccolte attraverso i moduli cartacei distribuiti nelle filiali del Gruppo Intesa San Paolo, nelle scuole, nei negozi, nelle piazze. Per quanto riguarda San Giusto la maggior parte delle preferenze sono state reperite proprio mediante questo canale, grazie alla capillare attività svolta dai volontari dell’associazione carmignanese che si occupa della tutela e della salvaguardia della chiesa.

“E’ soprattutto all’enorme lavoro effettuato dagli Amici di San Giusto che si deve questo ragguardevole risultato – ci dice Fabrizio Buricchi, ex assessore alla cultura del Comune di Carmignano ed attuale presidente dell’associazione, costituitasi circa un anno fa con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ristrutturazione dell’abbazia –, perché con la loro passione hanno coinvolto persone, enti ed altre associazioni che hanno dato il loro apporto permettendo di raggiungere l’eminente traguardo di 9.887 voti. I miei ringraziamenti tuttavia – prosegue Buricchi – vanno anche alla delegazione FAI di Prato, all’Ufficio Cultura del Comune di Carmignano, alla Pro Loco di Carmignano, ai negozianti di Carmignano, alle associazioni di Poggio a Caiano e Vitolini, alle tante scuole di Prato, Poggio a Caiano e Carmignano, tra le quali spicca per il grande impegno profuso la primaria di Comeana. Voglio inoltre esprimere la mia riconoscenza – conclude infine – a tutti gli iscritti agli Amici di San Giusto, che sono stati estremamente operosi e sono certo continueranno ad esserlo in vista della seconda fase dell’operazione, non meno importante della raccolta delle firme”.

Il risultato conseguito in effetti più che un traguardo può essere considerato un nuovo punto di partenza, dal momento che i Luoghi del Cuore che hanno totalizzato almeno 1.500 segnalazioni possono presentare una richiesta di sovvenzione sulla base di uno specifico programma di azione. Se infatti ai primi tre classificati (in questo caso i già citati Castello e Parco di Sammezzano a Reggello in provincia di Firenze, il Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo in provincia di Alessandria e le Grotte del Caglieron a Fregona in provincia di Treviso) spettano rispettivamente 50.000, 40.000 e 30.000 euro di contributo, sono previsti ulteriori finanziamenti da destinare a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca loro un sostegno reale dai relativi territori di appartenenza, come previsto dal regolamento del concorso. Per ripristinare la copertura del transetto di San Giusto, dalla quale da tempo filtra copiosamente l’acqua piovana, sembra che non siano necessarie cifre astronomiche, pertanto si può ragionevolmente sperare in un aiuto che consenta di effettuare un primo, significativo intervento di manutenzione, fondamentale per iniziare ad arrestare la situazione di degrado in cui versa l’edificio, uno dei più preziosi gioielli dell’architettura romanica cistercense della Toscana, che per una serie di fraintendimenti burocratici riguardanti la proprietà – tutti compiuti in buona fede, sia chiaro – è stato lungamente trascurato. Ma questa è ancora un’altra storia. (Barbara Prosperi)

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