Gli “Sguardi” di Mario Guarducci

Allo Spazio Moretti fino al 30 luglio

C’è tempo fino alla fine di luglio per visitare “Sguardi”, la personale di Mario Guarducci attualmente in corso allo Spazio d’Arte Alberto Moretti di Carmignano, che dopo alcuni anni di inattività ha riaperto i battenti proprio con questa mostra, che sarà ancora fruibile venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 dalle 17 alle 19.30 e dalle 21 alle 22.30 ed eccezionalmente martedì 30, quando alle 21.30 nel giardino adiacente alla galleria avrà luogo lo spettacolo “Out is me. Unanormalestoriatipica” di Yuri Tuci.

Mario Guarducci è nato a Prato nel 1933. Dopo aver concluso gli studi in campo umanistico, si è messo in viaggio ancora giovanissimo verso terre lontane, sostenuto e accompagnato dalla sua più grande passione, l’arte. Nel corso della sua esistenza ha soggiornato a Tahiti, New York, Parigi e in altre città dal respiro internazionale, caratterizzate da una spiccata vitalità artistica. Ogni tappa lo ha arricchito di stimoli ed esperienze e lo ha portato a sviluppare diverse tecniche e svariati linguaggi pittorici.

Considerata la difficoltà di raccontare con una mostra il percorso professionale di un artista dalla personalità così eclettica e dalla storia così lunga e complessa, la curatrice dell’esposizione, Chiara Lorenzini, ha scelto di privilegiare un tema principale, in questo caso specifico quello del ritratto, che Guarducci ha trattato e indagato nell’arco di tutta la vita in modi sempre nuovi ricreando sulla tela tanti differenti sguardi, e da questi è derivato il titolo della personale.

In totale sono stati selezionati quasi trenta ritratti, esposti in maniera sapientemente affollata così come si usava nelle quadrerie dell’Ottocento, in modo da suscitare negli spettatori la curiosità di indagare e il desiderio di instaurare un dialogo con ognuno degli sguardi in mostra. Ai dipinti collocati nella sala della vetrata si aggiunge quello posizionato nella saletta centrale, un’opera che raffigura una donna orante che si perde nello sfondo astratto della tela, a suggerire un momento di raccoglimento e di meditazione.

Nella sala grande trovano invece spazio cinque piccoli modelli realizzati per altrettanti monumenti ideati dall’artista. Di fronte all’entrata è collocato “Sulle ombre semplici”, ispirato a un disegno di Leonardo da Vinci e a lui dedicato nell’anno in cui si commemora il cinquecentenario della sua morte. La scultura che ne verrà ricavata, alta dai 5 ai 6 metri, sarà inaugurata ad ottobre nella frazione di Bacchereto, borgo in cui era nata la nonna paterna del genio, monna Lucia, e che egli aveva frequentato nella prima parte della sua vita.

“Leonardo è stato un artista straordinario – afferma Mario Guarducci illustrando il modello dell’opera che gli ha dedicato –; oltre ad aver studiato la sua produzione pittorica ho letto i suoi scritti e sono rimasto ammirato dalla sua genialità; per questo ho concepito il monumento in sua memoria con un arco praticabile sotto il quale è possibile passare abbassandosi – conclude Guarducci –, in maniera tale che chi lo attraverserà sia indotto ad inchinarsi al cospetto di tanta grandezza”. (Barbara Prosperi)

 

 

Altre immagini della mostra:

 

 

 

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