Un appello per salvare San Michele

Si cercano donazioni: c'è l'Art Bonus

Continua senza sosta la ricerca dei fondi per il recupero del complesso parrocchiale di San Michele a Carmignano, che da alcuni anni a questa parte versa in uno stato di profondo degrado. Fondato nel lontano 1211 da Bernardo di Quintavalle, primo discepolo di San Francesco, tra le altre cose custodisce la preziosa “Visitazione” del Pontormo, il capolavoro del pittore manierista rientrato da poco da una lunga tournée che lo ha portato a toccare le due sponde degli Stati Uniti d’America. Soltanto per gli interventi strutturali di prima necessità si stima una spesa di circa 600.000 euro, una cifra decisamente importante, difficile da reperire se non auspicando il coinvolgimento di qualche grossa impresa.

In una conferenza stampa alla quale erano presenti il parroco di Carmignano, don Elia Matija, il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, la consigliera regionale Ilaria Bugetti e l’architetto Tommaso Londi, il 31 ottobre è stata presentata al pubblico la risorsa dell’Art Bonus, una legge regionale che prevede agevolazioni fiscali per quanti contribuiscono alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale della Toscana, un valido strumento di tutela che al momento permette una detrazione a beneficio del donatore del 40 per cento. I margini d’intervento però si fanno sempre più stretti, perché con il passare del tempo i locali già puntellati da qualche anno rischiano il collasso, mentre si teme che le piogge autunnali possano incrementare in maniera consistente le numerose infiltrazioni d’acqua che hanno già ampiamente danneggiato alcune parti del complesso architettonico. (Barbara Prosperi)

Posted on

Questo articolo è stato pubblicato in cultura, storia e con I tag , , . permalink.
Translate »