Il Chiodo Fisso riparte

Con “Per disgrazia ricevuta”

Dopo l’arresto forzato di due anni fa, causato dalla pandemia da coronavirus, a partire dal 19 marzo l’Associazione teatrale e culturale Il Chiodo Fisso torna a calcare il palco del circolo parrocchiale di Comeana, e lo fa portando in scena lo spettacolo “Per disgrazia ricevuta”, commedia in vernacolo fiorentino firmata da Mario Marotta, che presenta una storia piena di situazioni e battute esilaranti. La vicenda, ambientata negli anni Sessanta del secolo scorso, racconta la scoppiettante convivenza di due famiglie che condividono un grande appartamento situato nella periferia fiorentina, e che incrociano le loro strade con altri personaggi esterni al condominio. “Per disgrazia ricevuta” riveste un significato particolare per Il Chiodo Fisso, che proprio con questo titolo ha debuttato vent’anni fa, e che per celebrare questo importante anniversario ha deciso di riproporre quello che per la compagnia è un autentico cavallo di battaglia, oltre che un lavoro che ha portato tanta fortuna al collettivo.

Il gruppo, lo ricordiamo, ha visto la luce nei primi mesi del 2002 grazie ad un nucleo eterogeneo di persone accomunate dall’amore per la recitazione, ed ha esordito ufficialmente il 25 maggio di quello stesso anno, raccogliendo un apprezzamento talmente caloroso da parte del pubblico da convincersi a proseguire il cammino intrapreso con tanto entusiasmo, con lo scopo di mettere in pratica quel pensiero dominante – un chiodo fisso appunto – che si era progressivamente insinuato nelle menti dei suoi componenti. A quella prima formazione di attori se ne sono avvicendati altri col passare del tempo, e nel prosieguo la compagnia teatrale si è anche costituita come associazione culturale, tuttavia, anche se negli anni il collettivo si è trasformato e il repertorio si è ampliato includendo anche rappresentazioni in lingua italiana, è sempre rimasta invariata l’intenzione di portare avanti la tradizione del teatro in vernacolo fiorentino, che è una delle espressioni culturali più caratteristiche della nostra regione.

“Quest’anno non potevamo mancare – afferma Alice Raugei, presidente dell’associazione –, a maggio compiremo vent’anni. Questo per noi è un nuovo debutto. Dopo il Covid è stato difficile ripartire, ma come canta Vasco siamo ancora qua…”. “Siamo convinti che le persone oggi hanno bisogno di leggerezza – aggiunge Patrizia Morini, la storica regista della compagnia –, e questo faremo noi. Daremo loro due ore di risate e divertimento, pur senza dimenticare quello che sta accadendo intorno a noi”. “I nostri obiettivi sono gli stessi da vent’anni – continua Alice Raugei –: raccogliere fondi per rendere migliore il teatro di Comeana. Ma quest’anno vogliamo fare uno scalino in più: a maggio lanceremo un’iniziativa che coinvolgerà i nostri spettatori e tutti coloro che amano il teatro. Quindi seguiteci, perché in questo 2022 le novità non mancheranno”.

Lo spettacolo, che secondo una consolidata consuetudine verrà presentato al teatro del circolo parrocchiale di Comeana per due fine settimana consecutivi, sabato 19 e domenica 20, e poi di nuovo sabato 26 e domenica 27, alternando repliche serali e pomeridiane (il sabato alle 21.15, la domenica alle 16.15), si avvale della regia di Patrizia Morini, della direzione di scena di Alessio Nunziati e della scenografia di Tania Lunghi e Gianluca Belli, e annovera fra gli interpreti Tommaso Santini (Ernani Faggioli), Patrizia Morini (Rosa, la moglie), Sara Cirenga (Lella, la figlia), Marco Fontani (Jimmy, il fidanzato), Gianluca Belli (Filippo Faggioli), Giulia Mazzetti (Fidelia, la moglie), Alice Raugei (Evelina, la governante), Tommaso Carlesi (padre Rosario), Sara Raugei (dottoressa Alda Vannucci), Matteo Santini (Mario Cappelli), Mirko Biancalani (maresciallo Caputo).

Per le prenotazioni e per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 349.2661239 (risponde Alice), chiamando (dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 14 e dalle 17.30 alle 21, il sabato e la domenica tutto il giorno) o inviando un messaggio WhatsApp, oppure scrivendo in privato nella posta della pagina Facebook collegata a Il Chiodo Fisso. Si ricorda che l’accesso al teatro da parte del pubblico è consentito soltanto alle persone in possesso di green pass rafforzato, o in alternativa alle persone dispensate dalla vaccinazione anti Covid che siano in grado di esibire il certificato attestante l’esenzione per motivi di salute e ai minori di dodici anni. Per permanere all’interno della struttura è inoltre necessario indossare mascherine di tipo FFP2, FFP3 o superiori per tutta la durata della rappresentazione.

Per tradizione l’associazione è solita dedicare al pubblico femminile le commedie che vanno in scena a marzo, mese nel quale cade la Giornata internazionale della donna, e nell’arco del quale si svolgono molte iniziative dedicate al gentil sesso. Per questo motivo domenica 27, al termine dell’ultima replica dello spettacolo, sul palco del teatro di via Dante Alighieri avverrà la consegna del premio “Volti di Donna”, in collaborazione con il Comune di Carmignano. Quest’anno il riconoscimento, nato nel 2008 per premiare le donne del territorio che si sono distinte per la propria laboriosità, sarà assegnato alle operatrici della Protezione Civile. E sempre per la stessa ragione nel corso delle quattro serate, all’ingresso della struttura, gli spettatori avranno la possibilità di vedere una parte delle opere esposte nell’ambito della mostra “Questione dif(f)orme”, progetto fotografico curato dall’Associazione La Mosca di Firenze.

Cliccando qui è possibile vedere l’invito rivolto da Patrizia Morini al pubblico de Il Chiodo Fisso: https://fb.watch/bPMIosHHBv.  (Barbara Prosperi)

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