“Kiev come Carmignano nel 1944”

Quelle coperte stese per terra in locali d’emergenza a Kiev mi rammentano l’agosto del 1944, quando nella cantina del sor Aurelio Petracchi (lo zio di Ferruccio Botti) passai quasi un mese vivendo in compagnia di gente disperata che si era lì rifugiata per sfuggire alle cannonate degli Alleati che causarono nel nostro Comune la morte … Continua

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