Prima il Carnevale, poi il Capodanno cinese

Giorni di festa a Seano dal 3 al 17 febbraio

Tre domeniche di sfilate: prima il carnevale, poi il capodanno cinese. iniziative diverse, raccolte dal Comune in un unico cartellone, assieme a laboratori per bambini che si svolgeranno il sabato allo Spazio Giovani di Comeana e al museo archeologico di Artimino. Seano dal 3 al 17 febbraio si prepara a tre domeniche colorate. Apre le danze il Carnevale,quello un po’ ‘fai da te’ e pensato per i più piccoli (ma non solo) organizzato dalla compagnia San Rocco della parrocchia. Un Carnevale fatto di carri non di cartapesta ma di stoffa e carta colorata, allestiti in una mattina o poco più ma con tanta voglia di divertirsi. Un Carnevale rinato sette anni fa dopo un sonno che durava dal 1981. Un Carnevale, fin dagli esordi, partecipato: nel senso che chi vuole mettersi in gioco ed ha un’idea non ha che da farsi avanti, con il comitato pronti a mettere a disposizione trattori, pianali e permessi. Un Carnevale di palloncini colorati, ma anche goliardia e un pizzico di satira, con la sua maschera, Oliviano, disegnata qualche anno fa da un ragazzino cinese.

Si sfila dalle 14.30 domenica 3 e dalle 15 domenica 10 febbraio, con due percorsi diversi ed arrivo la prima volta in piazza IV Novembre e piazza Matteotti, cuore antico del paese, e la seconda al Parco Museo “Quinto Martini”, con gran finale di giochi, dolci e musica con l’associazione che lo gestisce. Chi vuole allestire un carro può telefonare al 338.3990927 oppure contattare la parrocchia. L’anno scorso ne sfilarono dieci. L’ingresso è naturalmente libero.

Il Capodanno cinese, che l’anno scorso fu una prima assoluta e nonostante il freddo e il vento pungente riuscì a scaldare il paese, sarà invece domenica 17 febbraio. Si parte ancora alle 14.30 dalla zona industriale, dove numerose sono le aziende cinesi. Ma il dragone attraverserà quest’anno con la sua danza tutto il paese. Per gli orientali è un rito propiziatorio: l’anno scorso l’accoglievano con mortaretti e tappeti di stoffe rosse all’ingresso di ciascuna fabbrica. Qualcuno toccava il muso.  Il sindaco l’aveva detto: “Ci sarà il bis”. E così è stato, di nuovo grazie all’associazione buddista di Prato. Anzi, sarà un capodanno ancora più ricco, con vecchi giochi della tradizione  e due stand di gastronomia italiana e cinese ad accogliere al Parco Museo il dragone. Nel segno della contaminazione, appunto. Ci saranno alle 18 pure i fuochi d’artificio, che si
dice che siano stati inventati proprio in Cina. (w.f.)

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