L'acqua cheta di Novelli

La storia e lo spettacolo di Carmignano

“L’acqua cheta” di Augusto Novelli andò scena per la prima volta nel 1908 al teatro Alfieri di Firenze e pochi anni più tardi, nel 1920, fu musicato da parte di Giuseppe Pietri. Il titolo trae ispirazione dal proverbio toscano “acqua cheta la rovina i ponti” per evidenziare come le persone apparentemente considerate tranquille ed innocue, se perseguono i propri fini, possono essere pericolose come una lenta corrente d’acqua.
“Lo spettacolo che porteremo a Carmignano ha esordito nel marzo 2016 alla parrocchia di Galciana e da allora é stato replicato altre sei volte – racconta Attilio Baldanzi – E’ nato da un progetto del Concerto Cittadino Edoardo Chiti, antica banda di Prato costituita da centosettantacinque anni e poi trasformata in orchestra da trenta anni, e del gruppo teatrale Chi ti recita che si è formato al suo interno dal 2014”.
L’operetta è ambientata nel quartiere fiorentino di San Niccolò agli inizi del XX secolo e racconta, in tre atti, le vicende del fiaccheraio Ulisse, di sua moglie Rosa e delle due figlie Anita ed Ida (che appunto è l’acqua cheta) tra intrecci amorosi con due ragazzi Cecco e Alfredo, fughe ed equivoci.
“Il nostro spettacolo è fedele all’opera di Augusto Novelli – conclude Baldanzi – i canti saranno diretti da Leonardo Gabuzzini, direttore dell’orchestra e della corale, mentre alla regia ci sarà Grazia Valentini”.
Sul palcoscenico ci saranno i trenta musicisti del Concerto Cittadino, ventidue cantanti della corale San Martino e dodici attori, che interpreteranno i personaggi principali ed anche tanti altri comprimari. (Valentina Cirri)

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