Verde e bianco il San Michele 2017

Teatro in strada e palio dei ciuchi

E’ finita così, con la piazza colorata di bianco e verde: verde il ‘teatro in strada’ (ma in un ventaglio di appena quattro punti) e bianco il palio dei ciuchi. E’ finita alle otto e mezzo di domenica 1 ottobre, dopo tre giorni di gara e spettacolo, l’edizione 2017 della festa di San Michele, tra canti e balli ad animare ancora le vie centrali del paese. E’ finita quando, in una piazza Vittorio Emanuele II ancora gremita da una folla con gli orecchi tesi, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti ha letto il verdetto dei giudici, tredici in tre giorni, che hanno assegnato la vittoria del teatro in strada al rione Verde. Poco prima già era stato aggiudicato il palio dei ciuchi al rione Bianco.
“Uno spettacolo ricco di suggestione che scuote nello spettatore meraviglia, emozione e magia. Si mescolano con forte senso ritmico, svelando spaccati di realtà, musiche evocative ed ottima recitazione, oltre a costumi bellissimi” scrive a proposito del Verde uno dei giurati chiamati a giudicare le rappresentazioni dei quattro rioni, che ogni anno portano in piazza uno spettacolo sempre diverso ma legato a Carmignano e alla sua storia. Dovevano essere quindici gli esperti in giuria, gente di teatro e del mestiere: ma all’ultimo minuto ci sono state due esclusioni, per incompatibilità (i giudici non devono conoscere gli artefici delle sfilate), e così si sono ridotti a tredici.
Primo a sfilare nel pomeriggio di domenica, ultimo giorno di festa, è stato proprio il rione vincitore (44 punti), che ha portato al quartiere generale l’ambito trofeo, realizzato per questa edizione da due artisti della Val Gardena, Karl Demetz e Caterina De Toni. La storia corale del rione dell’Arte è affidata alla voce ed ai ricordi di una bambina, Alice, che vive il suo presente ossessionata dal passato, in particolare dai fantasmi della guerra, che da sempre in ogni luogo e tempo rappresenta un errore. “Tra naso e cielo”, diretta dal regista Riccardo Giannini con una scrittura a più mani, è ambientata negli anni Quaranta sullo sfondo della frazione di Comeana, di cui viene raccontato l’episodio del bombardamento da parte dell’esercito americano che colpì la popolazione il 17 gennaio 1944. Una data che riecheggia nella memoria della piccola Alice che vorrebbe recuperare la bellezza della sua infanzia e fare ritorno al “paese delle meraviglie”. A fare da contraltare alla bambina è il marinaio pugliese Pasquale Meliota, che si era rifugiato a Carmignano per evitare l’imbarco per l’Albania ed unica vittima del bombardamento. La narrazione è fiabesca e con un andamento circolare sulle note di una rivisitata e mozzafiato “The sound of silence”, che apre e chiude tutta la rappresentazione. A fare da filtro è lo sguardo meravigliato e spaventato dei bambini, con trovate sceniche come il carro delle pentole d’oro – le bombe che cadono dal cielo – o la neve che imbianca la piazza.
Secondo è arrivato il rione Bianco (41 punti, solo tre di distanza), che con “Papaveri di seta rossa” ha riproposto la figura di Quinto Martini, scultore e pittore di Seano scomparso nel 1990 e già protagonista del musical “Autoritratto scolpito nella pioggia” del 2003 che regalò la vittoria alla contrada della Torre. In questa nuova rappresentazione il rione immagina un dialogo al di là del tempo tra un Quinto ormai vecchio ed un bambino, il piccolo Ilio, che poi è lo stesso artista da piccolo – Ilio come diminuitivo di Quintilio – già alla ricerca delle ombre che si nascondono dietro alle persone, nello scorrere della vita di tutti i giorni. E’ una sfilata che fa riflettere sull’importanza dell’arte, che non ha barriere e riesce a non tarpare le ali dell’immaginazione, come agli uccelli chiusi nelle loro gabbie a simboleggiare i sogni che non riescono a spiccare il volo. La sfilata è ricca di elementi scenici di impatto e trovate sceniche, dai carri agli ombrelli rovesciati in testa che diventano un prato di papaveri rossi.
Reduce dalla vittoria dello scorso anno, che lo aveva riportato sul gradino più alto del podio dopo quarantacinque anni, il rione Giallo si posiziona terzo (40 punti) con una regia rivoluzionaria ed una colonna sonora contemporanea e dallo stile rock. La protagonista di “Questa casa non è un albergo” è Carla, storica sarta del rione ed oggi ospite della casa di riposo che si trova al termine di viale Parenti. Il racconto si svolge entro le mura della casa di riposo, percepita come un carcere che costringe a ritmi monotoni di vita, come essere lavati, pettinati e cenare alle sei del pomeriggio mentre tutti gli altri fuori, nel mondo reale, a quell’ora fanno merenda. Passato e presente si intrecciano e si sovrappongono, come tanti frammenti di memoria e di vita, dividendosi tra il comico dei ricordi – le signore anziane che imbracciano il fucile o le spose dinosauro – e la nostalgia del presente. La vecchiaia è una dolorosa solitudine, ma alla fine tutti siamo soli e l’importante è essere soli insieme.
In coda, quarto classificato, con 18 punti, il rione Celeste, che ha immaginato con un testo scritto dal regista e sceneggiatore Tommaso Santi una Carmignano futuristica che non esiste più, sommersa dall’acqua come dopo una grande alluvione. L’acqua è però anche metafora dei ricordi che riaffiorano alla superficie della memoria. Il protagonista è un vecchio, che insieme a tanti altri personaggi, racconta il suo passato e la giovinezza negli anni ’60 e ’70 ed un grande amore, che prende ispirazione dalla “ragazza che dorme”, una delle statue che si trovano nel Parco Museo Quinto Martini di Seano.
A tenere con il fiato sospeso i presenti durante la serata conclusiva del San Michele è stato anche il palio dei ciuchi: bianchi e verdi si giocavano infatti la sfida a pari punti ed è stata proprio l’ultima gara a permettere al rione bianco, il cui fantino Francesco Risaliti ha tagliato il traguardo per primo arrivando a quota 11 punti, di bissare la vittoria dell’anno scorso. Secondo il rione Verde, con 9 punti, seguito dal rione Giallo, con 7 punti e, in coda, dal rione Celeste, che ha totalizzato 3 punti. I Celesti non hanno corso l’ultima gara a causa dell’infortunio del loro fantino, Leonardo Masini, caduto nella gara di sabato 30 settembre. (Valentina Cirri)
Alcuni scatti durante la festa e le sfilate

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