"Io sono partito", il Pci e il militante

Nuovo spettacolo di Bonechi e Goretti

La coppia artistica formata da Massimo Bonechi e da Riccardo Goretti torna in scena venerdì 30 novembre nello spazio dell’associazione culturale Pandora di Seano in via Don Milani 7, con il nuovo spettacolo “Io sono partito” che ha debuttato a fine settembre, in forma di primo studio, allo spazio teatrale Allincontro di Prato. La rappresentazione tragicomica di Partito, il protagonista, e del Partito Comunista Italiano, che sono così legati a doppio filo da comuni vicende, inizierà alle ore 21.15.

“Il mio desiderio di portare questo spettacolo, così divertente ed amaro, nel nostro spazio – racconta Samanta Tesi dell’associazione Pandora – nasce dall’importanza che ha avuto un pezzo di storia che i giovani dovrebbero conoscere e che gli adulti dovrebbero invece ricordare come spunto per poter ripartire”.
“Io sono partito” è nato dopo il collaudo dello spettacolo “Gobbo a mattoni”, arrivato a quasi cinquanta repliche e partorito all’interno del progetto RitrovArci, un viaggio di ricerca e di interviste condotte da Massimo Bonechi all’interno dei circoli nel corso del 2015 e poi trasformato in drammaturgia grazie alla penna di Riccardo Goretti, che sul palcoscenico racconta le storie di quattro personaggi,’Il Sindachino’, il compagno storico ‘Krusciovve’, il videopoker dipendente ‘Dumenuti’ e ‘La Madonnina’.

Il nuovo spettacolo porta avanti una tematica, cara anche al “Gobbo a mattoni” ed anticipata nel suo finale, ovvero la riflessione politica sulla chiusura di una casa del popolo – che è bar ma anche la casa di tutti – per arrivare alle domande su cosa significhi essere di sinistra e sucome venga fatta politica oggi.
“Partito Mannelli Braccini è dunque il nostro protagonista – racconta il regista Massimo Bonechi – è un uomo comune, nato in un borgo di contadini ed operai nel 1921, lo stesso giorno in cui è stato fondato il Partito Comunista Italiano, al quale sarà poi legato per tutta la sua vita, nei sogni, nelle battaglie e nelle speranze utopiche”.Il titolo volutamente equivoco suggerisce l’idea della sovrapposizione tra la vita privata dell’uomo “Partito” e della vita politica, che diventano così la stessa cosa, ed anche il valore di qualcuno che nella vita da militante ha preso “parte” ad un progetto, forse anche più grande di lui.

“Il lavoro di questo spettacolo è iniziato la scorsa primavera e si è concluso a settembre, poco prima del debutto – spiega ancora Bonechi – dopo ‘Gobbo a mattoni’ io e Riccardo Goretti abbiamo avvertito la necessità di parlare ancora di politica, senza intenzioni nostalgiche e senza velleità di ricostruire la storia, ma piuttosto di sollevare dubbi sulla storia in generale e sull’eredità in particolare lasciata dal PCI e che nessuno ha saputo raccogliere e proseguire”.
Ad interpretare Partito Mannelli Braccini sarà Riccardo Goretti, che parlerà direttamente al pubblico dall’alto di un pulpito. Dal suo discorso emergeranno anche altri personaggi (il padre, il figlio, Karl Marx, i compagni del PCI, il tecnico delle luci) che gli faranno da contraltare e saranno interpretati da Massimo Bonechi. “La struttura è diversa da quella del ‘Gobbo’, scritto da Riccardo Goretti come suo monologo – conclude Bonechi – in questo caso invece abbiamo lavorato in maniera sinergica alla drammaturgia e alla messa in scena, tanto da essere entrambi autori ed attori”.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’associazione culturale Pandora al numero di cellulare 3703456824. (Valentina Cirri)

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