In a silent way

Maniscalchi ad Artimino

Una personale di Rossano B. Maniscalchi dal titolo “In a silent way” sarà quest’anno il primo evento di Artimino Contemporanea, il ciclo di appuntamenti inaugurato nel 2015 come progetto di collaborazione tra la Tenuta di Artimino e Florence Biennale, che proseguirà poi in autunno con un contest fotografico tra fotografia e vino. La quinta edizione sarà quindi inaugurata sabato 6 aprile alle ore 18 all’interno della Villa medicea La Ferdinanda di Artimino con una mostra di fotografia e di video ad ingresso gratuito alla presenza dell’artista, che si concluderà con un brindisi finale offerto a tutti i partecipanti.
Già dal primo anno Artimino Contemporanea si è posta come obiettivo quello di dare luce ad artisti del panorama contemporaneo, sia italiani sia internazionali, con una particolare attenzione nei confronti di coloro che operano in Toscana. Quest’anno ad essere scelto è stato appunto Rossano B. Maniscalchi, fiorentino di nascita ed americano di adozione, che proprio negli Stati Uniti si è guadagnato fama internazionale grazie alla sua opera come fotografo e come regista. Nel campo della fotografia ha lavorato per numerosi brand di moda tra cui Ferragamo e Rolex e per grandi personaggi pubblici come Dario Fo, Mikhail Gorbachev, Barack Obama, Rita Levi Montalcini e Roberto Benigni per citarne alcuni, con lavori che spaziano dalla ritrattistica alla natura morta fino alla Fine Art Photography, che consiste nella traduzione fotografica di un concetto oppure di un’emozione. Per quanto riguarda invece il cinema, ha già ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui 8 nomination ed un award a La Jolla International Fashion Film Festival di San Diego del 2018 e il premio Best International Fashion Film all’Arts 4 Peace Awards del 2018 di Beverly Hills per il suo cortometraggio “Touch me”.
La mostra di Artimino, come la descrive il curatore e direttore di Florence Biennale Jacopo Celona, è una selezione accurata di tante opere fotografiche che toccano tematiche diverse, come la relazione tra uomo e natura, la passione carnale, il trascendentale, l’elaborazione della morte ed il rapporto tra il bene ed il male. Di queste tematiche Maniscalchi restituisce una visione fotografica e cinematografica al tempo stesso, a volte in maniera onirica e misteriosa ed altre in maniera sensuale e brutale. Il tutto è reso possibile grazie all’uso del chiaroscuro e del digitale che riescono ad esaltare i soggetti immersi in luoghi apparentemente caotici.
Tra le opere che saranno in esposizione, ventuno in tutto tra cui anche un’installazione video, saranno compresi anche alcuni scatti inediti, realizzati recentemente alla Villa di Artimino, dove l’artista ha voluto esporre per il legame che ha nei confronti del territorio toscano. Degna di menzione è sicuramente la fotografia che sintetizza maggiormente la poetica di Maniscalchi, ovvero “Light of Humanity”, che è ispirata all’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, del quale quest’anno ricorre anche il cinquantenario della morte. La fotografia è una trasposizione metafisica del celebre disegno, con corpi allineati verticalmente ed immersi nel buio che riescono però a protrarsi verso l’alto, illuminati da una luce che fa immaginare una dimensione diversa da quella terrena.
A seguito dell’inaugurazione la mostra sarà visibile dal giorno 8 al giorno 12 aprile dalle ore 10 alle ore 18 sempre ad ingresso libero. Per maggiori informazioni sarà possibile contattare la Tenuta di Artimino (numero di telefono: 055/8751426; e-mail: villa@artimino.com). (Valentina Cirri)

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