Torna la grande musica ad Artimino, grazie al tradizionale appuntamento estivo con l’opera lirica nel giardino de La Ferdinanda, l’ultima in ordine di tempo delle ville medicee toscane, patrimonio Unesco dal 2013. Nell’anno in cui ricorre il centenario della morte di Giacomo Puccini andrà in scena “La Bohème”, uno dei lavori più celebri del compositore toscano che contiene alcune delle arie più famose. L’evento, in programma per giovedì 18 luglio alle 21.15, è curato come sempre dall’Associazione Omega Musica, che realizza così l’undicesima rappresentazione per l’estate carmignanese.
La rassegna, uno dei punti di forza del cartellone estivo, è iniziata proprio nel 2013 con “La traviata” di Verdi ed è poi proseguita con la “Tosca” di Puccini (2014), la “Turandot” di Puccini (2015), il “Rigoletto” di Verdi (2016), “Il trovatore” di Verdi (2017), la “Carmen” di Bizet (2018), la “Madama Butterfly” di Puccini (2019), “Il barbiere di Siviglia” di Rossini (2021), la “Cavalleria Rusticana” di Mascagni (2022) e “Le nozze di Figaro” di Mozart (2023). Il 2020 è stato l’unico anno in cui la manifestazione ha subito una battuta d’arresto, dovuta alla pandemia.
“La Bohème”, composta fra il marzo del 1893 e il dicembre del 1895 su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirata al romanzo di Henri Murger, rappresentata per la prima volta il 1° febbraio del 1896 al Teatro Regio di Torino e poi rivista nella versione definitiva che conosciamo ancora oggi, narra le vicende di di due amici, Rodolfo e Marcello, poeta l’uno e pittore l’altro, che condividono una piccola soffitta nella Parigi del 1830 e le cui vite si intrecciano a quelle di altri artisti squattrinati, come il filosofo Colline ed il musicista Schaunard. Su tutte spicca la storia d’amore tra Rodolfo e la ricamatrice Mimì, malata di tubercolosi. Indimenticabile il loro primo incontro, descritto nell’aria “Che gelida manina” nella seconda parte del primo quadro. Marcello si innamora invece di Musetta.
Nella rappresentazione ad Artimino la direzione dell’orchestra è affidata a Tullio Gagliardo Varas, la regia a Fabrizio Buricchi insieme a Carolina Fanelli, registi tutti e due nel tempo del rione celeste nella festa di teatro in strada che anima ogni anno a settembre Carmignano. Buricchi torna dopo aver messo in scena “Il trovatore” nel 2017.
Sarà una regia classica e fedele al testo del libretto. La scenografia, ideata dai due registi e realizzata da Omega Musica, gioca con le forme architettoniche della facciata della villa medicea, che si trasformerà di volta in in volta in soffitta, piazza e dogana anche grazie all’intervento degli attori presenti in scena.
Gli interpreti sul palco, tutti di fama internazionale, sono Veronica Senserini (Mimì), Ning Long (Rodolfo), Renè Yuliy (Musetta), Pedro Carrillo (Marcello), Lorenzo Martinuzzi (Schaunard), Simone Simoni (Colline), Alessandro Calamai (Benoit, Alcindoro), Antonio Giarrusso (Parpignol), Valentino Liberanome (Sergente dei doganieri), Mauro Cambi (Doganiere). Il coro è coordinato da Antonella Malanima e coadiuvato da Nuovo Estro Armonico di Omega. Il coro dei bambini è ViviLeVoci di Viviana Apicella. Tecnico del suono e delle luci è Alessandro Ruggiero. Le scenografie e i costumi sono come sempre a cura di Omega.
I biglietti possono essere acquistati attraverso il sito www.omegamusica.org con bonifico, PayPal o carta di credito, presso la tabaccheria di Carmignano in piazza Vittorio Emanuele II n. 10 (055.8712497) o direttamente presso la villa medicea di Artimino (055.8751426). Il prezzo è di 25 euro per la platea A, 20 per la platea B, 15 per la platea C. I soci Omega pagano 10 euro, gli ultrasessantacinquenni e i minori di venticinque anni hanno diritto a 2 euro di sconto, i bambini sotto i dieci anni pagano 1 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 338.2566236. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Carmignano e il sostegno di Chianti Banca, Tenuta di Artimino, Associazione Turistica Pro Loco di Carmignano, Cna Toscana Centro e l’associazione bulgara RE Classical.