Si recita il vernacolo di Novelli

Lunedì 20 luglio alle 21.30

Un matrimonio in ricordo di Augusto Novelli e nel nome del vernacolo. Il teatro in stretto dialetto fiorentino torna ad animare il centro storico di Carmignano. Non è la prima volta: era già accaduto una decina di anni fa ed anche dopo, con l’”Acqua Cheta” sempre di Novelli, e una rassegna di teatro in vernacolo fiorentino che per un paio di inverni a seguire aveva coinvolto più frazioni del comune, promossa dalla Pro Loco. Stavolta accade grazie a “Il Chiodo Fisso” di Comeana, associazione e compagnia nata proprio con le commedie in vernacolo, e il gruppo Incontro “Il Campano”, custode della memoria storica del Montalbano. Il tutto in collaborazione con l’amministrazione comunale.

L’appuntamento è per lunedì 20 luglio alle ore 21.30 in piazza Matteotti a Carmignano, con la “Gallina Vecchia” di Augusto Novelli: un tributo a suo modo e non casuale ad un carmignanese non da tutti purtroppo ricordato.

Augusto Novelli, che oltre a scrivere commedie in vernacolo fu anche giornalista di satira, a Carmignano aveva infatti una casa; ed anche se ha trascorso quasi tutta la vita a Firenze per qualche tempo ha risieduto anche sul Montalbano, dove è morto nel 1927 a sessant’anni in una villa poco distante dal palazzo comunale, in via Frigionaia. Tant’è che tra i più anziani del paese qualcuno anni fa ancora lo ricordava: quel signore elegante, “di città”, con il cappello a tesa che passeggiava per il centro ed osservava e orecchiava tutto quello che gli succedeva attorno, soprattutto i discorsi delle donne, forse proprio per prendere spunti per i suoi personaggi. In fondo, si sa, la realtà spesso può superare la fantasia.

“Gallina vecchia” è l’opera, del 1911, con cui Novelli si impose all’attenzione della drammaturgia nazionale.

Per assistere allo spettacolo non si paga niente.

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