Tre visite guidate alla villa medicea di Artimino

Il 6 febbraio, il 6 marzo, il 3 aprile

Domenica 6 febbraio prenderà il via un breve ciclo di visite guidate alla villa medicea di Artimino, conosciuta anche come La Ferdinanda o la villa dai cento camini. Quella di Artimino è l’unica delle quattordici ville medicee riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità presente nel comune di Carmignano, e una delle principali attrazioni del borgo; realizzata per volere di Ferdinando I de’ Medici su progetto di Bernardo Buontalenti, venne costruita a tempo di record fra il 1596 e il 1600; impreziosita dagli affreschi di Bernardino Poccetti e di Domenico Passignano, è particolarmente ambita dai turisti e dagli appassionati d’arte, a cui tuttavia è normalmente preclusa in quanto edificio privato destinato ad ospitare cerimonie, convegni ed eventi culturali di rilievo. Per venire incontro alle tante richieste ricevute la Tenuta di Artimino ha dunque organizzato tre incontri per permettere al pubblico di fruire delle bellezze della villa, grazie all’apporto di una guida specializzata che accompagnerà i visitatori alla scoperta della storia e del patrimonio artistico dell’edificio. L’appuntamento è fissato per la prima domenica di febbraio, di marzo e di aprile alle ore 10, con ritrovo nel giardino della villa, in prossimità del lato utilizzato per il parcheggio. Il costo della visita guidata, aperta a grandi e piccini, è di 12 euro per gli adulti e per i ragazzi, mentre i bambini fino ai dieci anni d’età hanno diritto all’ingresso gratuito. Per poter prendere parte all’iniziativa è necessario prenotarsi attraverso la Tenuta di Artimino, chiamando lo 055.8751427/9 o scrivendo a info@artimino.com, ed essere in possesso del super green pass, ed è inoltre consigliato presentarsi nel luogo del ritrovo almeno 15 minuti prima dell’inizio della visita. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web www.artimino.com oppure contattare la Tenuta di Artimino al numero di telefono o all’indirizzo di posta elettronica sopra indicati. (Barbara Prosperi)

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